Tante famiglie si trovano nella condizione di dover procedere nuovamente con il calcolo dell’ISEE. Scopriamo l’errore commesso.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente permette l’accesso a Bonus e agevolazioni. Va calcolato correttamente o si potrebbe perdere il diritto alle misure ed essere obbligati alla restituzione dei soldi ottenuti indebitamente.
Ad inizio anno si procede con la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica per calcolare l’ISEE, l’indicatore che rileva la situazione reddituale e patrimoniale di una famiglia. In base al valore ISEE si potranno conoscere le agevolazioni e i Bonus a cui avere accesso nel corso dei mesi successivi. La validità dell’ISEE è annuale, da gennaio a dicembre. Il calcolo può essere richiesto gratuitamente ai CAF ma solo in prima istanza.
Eventuali riconteggi prevedono un costo da sostenere. Perché mai si dovrebbe procedere con un secondo calcolo ISEE? Potrebbero essere stati commessi errori da correggere per quantificare correttamente il valore dell’Indicatore. È ciò che è successo all’inizio del 2024 quando le famiglie basandosi sulle indicazioni della Legge di Bilancio non hanno tenuto conto dei Titoli di Stato e del Buoni Fruttiferi nel conteggio. Un’incomprensione costata casa a chi si è trovato a dover ricompilare la DSU in tutta fretta per non perdere Bonus e agevolazioni.
ISEE e Titoli di Stato, a che punto siamo? Occorre calcolare il nuovo indicatore?
Il Governo per aiutare i cittadini ad avere accesso ad un maggior numero di benefici economici ha deciso di togliere Titoli di Stato, Buoni Fruttiferi Postali e ogni altro strumento di risparmio garantito dallo Stato Italiano dal conteggio ISEE. Il problema è stato la mancanza di un Decreto attuativo che possa dare seguito alla decisione.
L’INPS, infatti, finché non riceverà la nuova normativa non potrà modificare l’attuale calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e permettere alle famiglie di abbassarne il valore. A giugno il Garante della Privacy ha approvato lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardante proprio la revisione del calcolo ISEE per i prodotti entro i 50 mila euro.
Sembrava tutto pronto ma, in realtà, ancora nessuna notizia è arrivata ad alleggerire il carico dei cittadini. La misura non è ancora operativa e ad oggi bisogna ancora tener conto dei Titoli di stato e dei Buoni Fruttiferi nella compilazione della DSU. Solo quando l’aggiornamento del regolamento ISEE verrà ufficialmente approvato allora si potrà procedere con un nuovo conteggio ma ormai siamo quasi a fine anno. Non illudiamoci che la promessa sarà mantenuta prima del 2025 quando comunque si dovrà compilare la DSU 2025.