Assegno ai figli bloccato quando raggiungono questa età e non solo, le novità della Cassazione

C’è un assegno che al compimento di una certa età dei figli e al verificarsi di altre condizioni viene bloccato dal Giudice.

I genitori hanno il dovere di prendersi cura dei figli ma economicamente tale obbligo decade ad un certo punto della vita. Anche la prole, infatti, ha dei doveri da rispettare perché non possono sfruttare mamma e papà per tutta la vita.

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Addio all’assegno al compimento di quale età? (ateneodisalo.it)

Fare figli è una scelta personale che prevede un’assunzione di responsabilità enorme. Ad ogni età il figlio avrà esigenze diverse ed è compito del genitore soddisfarle. Al neonato bisognerà cambiare il pannolino, comprare pappette e vestitini, al bambino serviranno giocattoli e occorrente scolastico mentre l’adolescente vorrà andare a cena con gli amici oppure al cinema e praticare sport.

Abbiamo elencato alcuni dei bisogni materiali giusto per far comprendere che i figli costano indipendentemente dall’età e che a provvedere alle spese devono essere i genitori. Anche in caso di separazione tale dovere non viene meno. Il genitore non affidatario, nello specifico, dovrà erogare mensilmente un assegno di mantenimento ai figli per provvedere alle spese ordinarie e anche a quelle straordinarie. Una somma stabilita dal giudice ma fino a che età andrà corrisposta?

A quale età i figli non riceveranno più l’assegno di mantenimento

La vera discriminante che potrebbe far bloccare le erogazioni dell’assegno di mantenimento non è l’età. Sappiamo che la Legge prevede che il genitore non affidatario versi la somma mensile ai figli minorenni e disabili indipendentemente dall’età. Compiuti i 18 anni interviene un’altra variabile a definire il diritto all’assegno di mantenimento. Secondo la Cassazione, infatti, occorre tener conto dell’autosostentamento del figlio ma contemporaneamente anche dell’impegno che questo mette nella formazione e nella ricerca di un lavoro.

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Niente mantenimento al figlio maggiorenne pigro (ateneodisalo.it)

La questione non è difficile. Se il figlio ventenne o trentenne passa le giornate sul divano senza cercare un’occupazione e senza studiare o frequentare corsi di formazione allora il genitore che paga l’assegno di mantenimento può interpellare un Giudice per chiedere la sospensione dei versamenti. Il figlio, infatti, ha il dovere di impegnarsi e formarsi per non dipendere a vita dal genitore.

La sentenza di riferimento è la numero 24731 del 16 settembre 2024. Il Giudice ha il potere di revocare l’obbligo di mantenimento qualora il figlio maggiorenne abbia scarso rendimento negli studi, non si impegni nella ricerca di un’occupazione e non proceda con l’iscrizione al Centro per l’Impiego oppure non rinnovi il Curriculum Vitae per cercare lavoro. Anche lo svolgimento di uno stage o tirocinio non giustifica il mantenimento a lungo termine.

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