Dopo una brutta giornata, ecco qual è la cosa che dà maggior conforto

A tutti accade di vivere una brutta giornata. È questa la cosa che dà più conforto in questi casi, secondo gli esperti. 

Tutti possiamo avere una giornata “storta”, come si suol dire. E in queste giornate, talvolta, sembra davvero che ci stia cadendo il mondo addosso. Sono quei periodi in cui basterebbe un niente per potersi rimettere in piedi, ma anche quel piccolo gesto sembra mancare.

Quante volte vi sarà capitato di prendere un brutto voto a scuola o all’università, oppure di combinare qualche pasticcio a lavoro. Nel primo caso, ci si prenderà una bella sgridata dal prof. o dai genitori per non aver studiato abbastanza, nel secondo, un bel rimprovero per aver fatto un disastro. Di certo, non sono accadimenti che alzano le nostre vibrazioni, casomai il contrario.

Nella gran parte dei casi, peraltro, tutto ciò che si vorrebbe fare è affogare i propri dispiaceri in qualche modo, per distarsi e non pensarci. Noi esseri umani siamo soliti far fatica a dimenticare gli eventi negativi e spesso concentriamo il focus proprio su di essi. Secondo uno studio, la gran parte di noi cerca conforto in questa cosa quando si ha una brutta giornata.

Hai avuto una giornata storta? Ecco in cosa si cerca maggior conforto, secondo gli esperti

Come detto, una brutta giornata può capitare proprio a tutti, e nessuno di noi è esente. Una cosa da ricordare, però, è che tutto passa e queste giornata dovrebbero finire nel dimenticatoio il prima possibile.

Detto ciò, c’è uno studio molto interessante svolto dagli studiosi dell’HEC Montreal, in Canada, della New York University e della Duke University, che mostra cosa dà maggior conforto dopo una pessima giornata. Da quanto è emerso dalla ricerca, che ha coinvolto 3.600 persone, è il cioccolato ciò che fa sentire maggiormente confortati. Nei momenti difficili, è ritenuto un vero e proprio rifugio.

Lo si preferisce, addirittura, alla cosiddetta spalla su cui piangere o appoggiarsi. Le persone a cui è stato detto che l’amico non poteva conversare con loro in quel momento, ma che gli avrebbe mandato un regalo, come il cioccolato, si sono sentite meglio rispetto anche al ricevere la chiamata dell’amico.

In sostanza, secondo chi riceveva il regalo invece di una conversazione, l’amico aveva fatto un sacrificio maggiore, perché aveva speso denaro per comprare il regalo, invece del suo tempo.